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Micologia: tra disinformazione e verità

Nell’era delle notizie bufala che spopolano sulla rete di internet, è giusto fornire le corrette nozioni anche per quanto attiene il mondo della micologia, soprattutto per quanto attiene le azioni di prevenzione contro le intossicazioni da funghi.

Mass media: le false informazioni sui funghi

Ad oggi la gente si affida molto a quello che sente in TV o legge sui giornali, anche se spesso si tratta di cattiva informazione. Proprio per questo diventano importanti, nel campo micologico, al fine di garantire una corretta informazione sull’argomento, i corsi di micologia, le mostre, le attività didattico-educative che vengono effettuate nelle scuole ad ogni livello o rivolte alla cittadinanza e agli appassionati di funghi.

Tutta questa attività, svolta principalmente su base di volontariato, è oggi la più importante fonte d’informazione corretta in Italia nel campo micologico.

Per avere un esempio di questa cattiva informazione su tale argomento possiamo prendere come esempio un episodio di una nota trasmissione italiana, dove gravi considerazioni sono state fatte dalle persone presenti in trasmissione sugli aspetti trofici dei funghi e sul loro ruolo nell’ecosistema, come ad esempio il fatto che “i funghi sono saprofiti e assorbono tutti gli inquinanti”. Ancora più sbagliate sono altre generi di considerazioni riguardanti le loro proprietà farmacologiche, come ad esempio il fatto che “i funghi sono da considerarsi dei farmaci”.

Altre considerazioni erronee

Sempre in tale trasmissione è stata commentata la notizia di una possibile intossicazione derivante da ingerimento di “Gyromitra esculenta”.

Per questa specie di fungo bisogna indicare che fino a pochi anni fa la G. Esculenta era considerata commestibile, ma poi una serie di episodi d’intossicazione, anche mortali, hanno fatto cambiare idea su tale tipologia di fungo. A oggi la vendita di tale specie è vietata in molti paesi, mentre in altri come la Finlandia può essere acquistata fresca, essiccata o in scatola.

E’ importante però indicare che in Italia, questa tipologia di fungo, non essendo presente negli elenchi allegati alle Leggi nazionali e regionali sui funghi commercializzabili, non può essere acquistata. In tale trasmissione era stato indicato inoltre che tale specie “risulta essere molto cara” facendo pensare che essa sia acquistabile. Questo è solo dei tanti casi di cattiva informazione che viene effettuata quando si parla di funghi, condizioni che mettono in pericolo anni di studio e informazione che esperti e studiosi di tale settore effettuano quotidianamente al fine d’informare in modo corretto la popolazione su tale argomento.

Maggiori sforzi per una corretta informazione

Proprio per questo viene richiesto, da tutti gli operatori seri di tale settore, uno sforzo per assicurarsi che tutti coloro che vogliono parlare di micologia si rivolgano sempre ad esperti del settore prima di scrivere articoli o fare trasmissioni TV.

Una corretta informazione a fini preventivi, anche in questo campo, è di fondamentale aiuto per salvare vite umane e per ridurre la spesa pubblica del Servizio Sanitario Nazionale. Proprio per garantire una regolamentazione migliore di tale settore, il Ministero attraverso il gruppo di lavoro “funghi” sta valutando delle regole che ci si augura possano sfociare rapidamente in una normativa completa ed efficace.

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